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Il Punto della Settimana.

LA RASSEGNA SETTIMANALE

26 Luglio, 2025

Sulla Palestina Macron fa da solo e annuncia di volerne riconoscere lo Stato. Un modo per mettersi ulteriormente contro Trump, per recuperare consensi o per sviare l’attenzione dalla battaglia legale contro la giornalista americana Candace Owens? Per capire se farà sul serio bisogna aspettare settembre. Intanto il nostro Paese porta a casa una vittoria e l’ennesimo scandalo appalti. Partiamo con le belle notizie, per una volta: l'Italia ha detto no agli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale, l’Oms dovrà quindi trovare un altro modo per esercitare il proprio strapotere. La fantasia di certo non gli manca. A Milano, invece, tremano i boschi verticali e i palazzinari che in questi anni hanno cementificato la città. Beppe Sala, visibilmente provato, non molla la poltrona però ed è pronto a portare a termine il mandato. Buona lettura.

 

PRIMO PIANO

Parigi: “Riconosceremo Stato di Palestina, se lo avessimo fatto non ci sarebbe stato il 7 ottobre”

di Giulia Bertotto

Sono falliti ancora una volta i colloqui tra Hamas e Israele in Sardegna, mediati da Qatar e Stati Uniti, per una tregua sulla Striscia di Gaza, lingua di terra costiera di quella Palestina bicefala spaccata dalla Cisgiordania e sigillata di fatto dal 2007, dopo che gli ultimi coloni e militari israeliani si ritirarono da questo territorio.

La sera del 24 luglio è pervenuto alla stampa un annuncio storico dal presidente Francese Emmanuel Macron: riconoscere lo Stato di Palestina. Lo farà a settembre, alla prossima Assemblea Onu, ha spiegato. Un pronunciamento politico significativo nel panorama internazionale. Continua a leggere >

Riconoscerò lo Stato di Palestina.

– Emmanuel Macron

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Orrore, fame e tir fermi a Gaza - La Rassegna Stampa

 

POLITICA

Inchiesta Milano, Sala non molla: “Farò il mio dovere fino in fondo”. Bagarre in aula

di Miriam Gualandi

Beppe Sala ha deciso: il sindaco di Milano finito nel mirino della maxi inchiesta sull’urbanistica non rassegna le dimissioni.


“Se la maggioranza che mi sostiene c’è, con coraggio, io ci sono. Sono più che mai motivato a fare il mio dovere fino in fondo e a proseguire nell’incarico che i milanesi ci hanno democraticamente affidato”, così ha detto il sindaco di Milano riferendo in Aula consiliare questo pomeriggio.


Ha rassegnato invece le dimissioni l’assessore alla rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi. Continua a leggere >

 

CRONACA

Bagnoli svenduta per l’America’s Cup: addio alla bonifica promessa

di Gabriella De Rosa

Il 13 luglio scorso c’è stata una grande manifestazione a Bagnoli, la Presa della Battigia, un’iniziativa nazionale promossa dal comitato Mare Libero in tutta Italia per far ritornare gratuiti i litorali pubblici liberi dalle concessioni.


A Bagnoli le rivendicazioni contro le concessioni scadute si sono unite alle contestazioni dell’America’s Cup, l’evento internazionale di vela che si dovrebbe tenere sulle coste di Napoli nel 2027 e vede coinvolta anche Bagnoli.


Gli abitanti dell’area flegrea di Napoli si sono ribellati all’America’s Cup perché è un evento che rischia di compromettere la bonifica di BagnoliContinua a leggere >

 

SALUTE

In Calabria serve lo spagnolo per farsi curare: il medico cubano non parla italiano

di Miriam Gualandi

Se la sanità in Italia è un cavallo zoppo, in Calabria è praticamente morente.

Lo sanno anche le amministrazioni pubbliche: per sopperire alla carenza cronica di personale medico, nel 2022 la Regione Calabria ha sottoscritto un accordo con una società statale cubana, per la fornitura di circa 400 medici.


Doveva essere un accordo temporaneo che invece si sta cronicizzando. La questione più pressante, che può avere persino risvolti pericolosi, riguarda la barriera della lingua. Nonostante la Regione avrebbe dovuto garantire loro dei corsi di italiano, questi sono del tutto insufficienti. Continua a leggere >

 

ESTERI

Petrolio russo: Ungheria e Serbia sfidano l’Ue

di Andrea Murgia

Un progetto che farà certamente innervosire sempre di più i vertici di Bruxelles, già da tempo in conflitto con Viktor Orban. L’Ungheria annuncia una trattativa in corso con la Serbia per costruire un oleodotto. L’obiettivo? Trasportare il petrolio russo.


A dare l’annuncio è il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, seduto al tavolo con i ministri dell’Energia di Serbia e Russia.  Continua a leggere >

 

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