Gip, 'Sussiste l'evidenza della prova'. Berlusconi sarà giudicato da un collegio di sole donne.
15 febbraio, 11:43
Il caso che scuote il Palazzo.
ROMA - Il Gip di Milano Cristina Di Censo ha disposto il giudizio immediato per Silvio Berlusconi per i reati di concussione e prostituzione minorile nell'ambito del caso Ruby. Il Gip ha inoltre fissato l'udienza che si terrà davanti alla quarta sezione penale per il prossimo 6 aprile alle ore 9.30.
Sussiste la prova evidente per rinviare a giudizio con rito immediato Silvio Berlusconi. E' anche su questa base che il Gip Cristina Di Censo ha diposto il processo con rito immediato per il premier imputato a Milano per concussione e prostituzione minorile nell'ambito del caso Ruby. Il gip di Milano nel rinviare a giudizio con rito immediato Silvio Berlusoni ha ritenuto sussistere la competenza della procura di Milano ad indagare sul caso Ruby.
Il Gip Cristina Di Censo, nel disporre il rinvio a giudizio per il premier, ha valutato tutte le "premesse processuali", come la questione della connessione dei reati di prostituzione minorile e concussione, e quella della competenza della procura di Milano ad indagare. Lo ha spiegato il presidente dell'ufficio Gip, Gabriella Manfrin. Dunque, il Gip ha preso in considerazione anche le memorie difensive dei legali del premier che sostenevano la competenza del tribunale dei ministri, e ha deciso per la competenza della procura di Milano. Inoltre nel decreto, che è motivato, il Gip ha indicato che sussistono i presupposti per il rito immediato tra cui l'evidenza della prova a carico di Berlusconi.
Saranno i giudici Carmen D'Elia, Orsolina De Cristofaro e Giulia Turri i giudici della quarta sezione del tribunale di Milano che comporranno il collegio che giudicherà il premier Silvio Berlusconi il 6 aprile prossimo.
Ruby "Rubacuori" ed il Ministero dell'Interno sono parti lese nel processo che sarà celebrato con rito immediato il 6 aprile a Milano e nel quale Silvio Berlusconi è imputato di concussione e prostituzione minorile. Lo si evince dal decreto con cui il gip Cristina Di Censo ha disposto il giudizio immediato per il premier.
Karima El Mahroug, in arte Ruby, è persona offesa nel procedimento in relazione al reato di prostituzione minorile contestato a Berlusconi in quanto il premier avrebbe commesso atti sessuali con la giovane in cambio di denaro o altre utilità dal febbraio al maggio dello scorso anno, quando la ragazza non aveva ancora 18 anni. Il Ministero dell'Interno, invece, è parte offesa in relazione al reato di concussione ipotizzato nei confronti di Berlusconi in relazione alla telefonata che il premier fece nella notte tra il 27 ed il 28 maggio scorso in questura a Milano per ottenere il "rilascio" di Ruby che era stata portata negli uffici della polizia in seguito alla denuncia di un furto.
SI PROFILA INCHIESTA SU FESTE A ROMA - Una nuova inchiesta si profilerebbe alla Procura di Roma sulle feste nelle residenze del premier nella capitale. Lo riferiscono stamane diversi quotidiani. Le feste sarebbero in particolare quelle avvenute nel Castello di Tor Crescenza. Ancora non sarebbe stato aperto formalmente alcun fascicolo ma, sempre secondo notizie di stampa, sarebbe imminente l'arrivo a Roma di documenti contenuti nel fascicolo dell'inchiesta aperta a Milano sul caso Ruby. Tale circostanza era stata però smentita ieri sera dal procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati ed anche dagli ambienti della Procura romana. I quotidiani di oggi riferiscono invece di un contatto telefonico fra i due procuratori che potrebbe precedere la trasmissione degli atti. Il vicedirettore del 'Giornale', Nicola Porro, ieri sera ospite della trasmissione Otto e mezzo su La7, aveva parlato, rispondendo alle domande di Lilli Gruber, di una nuova inchiesta che coinvolge il premier, senza tuttavia specificare quale fosse.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
martedì
Repubblica di Roma: la Costituzione del 1849 in mostra ai Musei Capitolini.
Nel segno degli anniversari storici la Capitale propone importanti appuntamenti commemorativi da non perdere. Una doppia occasione è offerta dal 150 dell’Unità d’Italia e dal 162 della Repubblica di Roma per poter vedere da vicino l’originale della Costituzione della Repubblica Romana del 1849, esposta nella Sala dei Capitani ai Musei Capitolini, fino a Domenica 20 febbraio, in prestito dalla Biblioteca Augusta di Perugia.
Della mostra documentaria, presentata dal sindaco Gianni Alemanno, alla presenza del presidente del Comitato dei Garanti per le Celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia, Giuliano Amato, del direttore dei Musei Capitolini, Claudio Parisi Presicce e del professor Lucio Villari, ordinario di Storia Contemporanea, è stato evidenziato il significato del doppio anniversario, Costituzione del 1849 e festeggiamenti dell'Unità Nazionale, in considerazione del ruolo avuto dalla Repubblica Romana autentica avanguardia capace di contribuire alla nascita della Repubblica Italiana.
Sorta in seguito ai moti liberali del 1848, la Repubblica Romana fu, dopo il Granducato di Toscana, il secondo Stato al Mondo ad abolire la pena di morte e sancire la laicità dello stato. Guidata dal triumvirato, composto da Mazzini, Saffi e Armellini e difesa da Garibaldi non riuscì nell’impresa di fortificare l’esperienza repubblicana soccombendo, il 4 luglio 1849, alle truppe francesi di Napoleone III. La mostra è visitabile dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20. Info biglietti sul sito www.museicapitolini.org o al numero 060608.
A cura di Michele Minnicino.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
Della mostra documentaria, presentata dal sindaco Gianni Alemanno, alla presenza del presidente del Comitato dei Garanti per le Celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia, Giuliano Amato, del direttore dei Musei Capitolini, Claudio Parisi Presicce e del professor Lucio Villari, ordinario di Storia Contemporanea, è stato evidenziato il significato del doppio anniversario, Costituzione del 1849 e festeggiamenti dell'Unità Nazionale, in considerazione del ruolo avuto dalla Repubblica Romana autentica avanguardia capace di contribuire alla nascita della Repubblica Italiana.
Sorta in seguito ai moti liberali del 1848, la Repubblica Romana fu, dopo il Granducato di Toscana, il secondo Stato al Mondo ad abolire la pena di morte e sancire la laicità dello stato. Guidata dal triumvirato, composto da Mazzini, Saffi e Armellini e difesa da Garibaldi non riuscì nell’impresa di fortificare l’esperienza repubblicana soccombendo, il 4 luglio 1849, alle truppe francesi di Napoleone III. La mostra è visitabile dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20. Info biglietti sul sito www.museicapitolini.org o al numero 060608.
A cura di Michele Minnicino.
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domenica
L'Ogm della sinistra è un guaio per il Paese.
Scritto da Giovanni Alvaro
Sabato 12 febbraio 2011
...Ne è passata abbastanza di acqua sotto i ponti per la sinistra del nostro Paese. Così abbastanza che si è convinti che si può tranquillamente passare da una posizione all’altra senza pagare dazio, che si può far strame di valori che hanno contribuito a formare intere generazioni, che si può usare a piene mani l’ipocrisia più vergognosa perché ‘il fine giustifica i mezzi’, e che per il “palazzo ‘d’inverno” si può sacrificare qualunque caposaldo della propria storia. Si, ne è passata tanta di acqua sotto i ponti e scorrendo ne ha cambiate tante di cose. Panta rei os potamòs, tutto scorre come un fiume era il pensiero di Eraclito e, quindi, tutto cambia. E i novelli eraclitiani della nostra sinistra, sull’altare della loro inconsistenza, ne hanno fatto di cambiamenti profondi e radicali, tanto da trasformare il loro stesso status politico, laico e morale. Senza alcuna vergogna son diventati forcaioli, intolleranti, settari, faziosi, bacchettoni e, incredibilmente, anche moralisti.
Loro che professavano l’amore libero, che cavalcavano la libertà sessuale, che facevano marciare le loro donne al ritmo di “l’utero è mio e lo gestisco io”, oggi sono irriconoscibili; loro che per difendere la democrazia, il Parlamento e le istituzioni repubblicane sostenevano ed alimentavano nel ’60 il movimento dei giovani con le magliette a strisce, oggi sperano in una operazione di palazzo che se non è un golpe tradizionale poco ci manca; loro che, dopo un momento di sbandamento, ebbero il coraggio di schierarsi contro le Brigate Rosse, oggi tollerano e coccolano, implicitamente legittimandoli, gli estremismi più violenti che normalmente fanno da incubatrice a percorsi abbastanza eversivi. Loro che… erano e che non sono più.
La sinistra non solo non esprime più reali egemonie, ma è costretta a inseguire, civettare, addirittura copiare quanto fanno i personaggi che ella stessa ha contribuito a creare, o stare a ruota di movimenti direttamente collegati alle procure ideologizzate, e ai plotoni di gazzettieri implacabilmente schierati nel tentativo di distruzione del nemico Berlusconi. Pensare però che le azioni messe in campo non provochino reazioni di eguale intensità è un errore gravissimo.
Non capire qual è la deriva che si può imboccare è sintomo di completa cecità. Il pericolo, per la spaccatura del Paese, con tutto ciò che ne consegue, infatti, non viene dalla Lega, ma è la logica conseguenza dello scontro in atto, a cui la sinistra sta contribuendo egregiamente. Spetterà al popolo moderato, con Berlusconi, salvare l'Italia.
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Sabato 12 febbraio 2011
...Ne è passata abbastanza di acqua sotto i ponti per la sinistra del nostro Paese. Così abbastanza che si è convinti che si può tranquillamente passare da una posizione all’altra senza pagare dazio, che si può far strame di valori che hanno contribuito a formare intere generazioni, che si può usare a piene mani l’ipocrisia più vergognosa perché ‘il fine giustifica i mezzi’, e che per il “palazzo ‘d’inverno” si può sacrificare qualunque caposaldo della propria storia. Si, ne è passata tanta di acqua sotto i ponti e scorrendo ne ha cambiate tante di cose. Panta rei os potamòs, tutto scorre come un fiume era il pensiero di Eraclito e, quindi, tutto cambia. E i novelli eraclitiani della nostra sinistra, sull’altare della loro inconsistenza, ne hanno fatto di cambiamenti profondi e radicali, tanto da trasformare il loro stesso status politico, laico e morale. Senza alcuna vergogna son diventati forcaioli, intolleranti, settari, faziosi, bacchettoni e, incredibilmente, anche moralisti.
Loro che professavano l’amore libero, che cavalcavano la libertà sessuale, che facevano marciare le loro donne al ritmo di “l’utero è mio e lo gestisco io”, oggi sono irriconoscibili; loro che per difendere la democrazia, il Parlamento e le istituzioni repubblicane sostenevano ed alimentavano nel ’60 il movimento dei giovani con le magliette a strisce, oggi sperano in una operazione di palazzo che se non è un golpe tradizionale poco ci manca; loro che, dopo un momento di sbandamento, ebbero il coraggio di schierarsi contro le Brigate Rosse, oggi tollerano e coccolano, implicitamente legittimandoli, gli estremismi più violenti che normalmente fanno da incubatrice a percorsi abbastanza eversivi. Loro che… erano e che non sono più.
Loro che avevano un alto senso dello stato, che avevano chiare capacità d’analisi e sapevano ‘leggere’ il presente ipotizzando nettamente il futuro, sono diventati squallidi operatori politici di giornata. Tentano di barcamenarsi giorno per giorno senza badare a spese. Non si pongono la domanda principe del “che fare?” di leniniana memoria, né scartano l’estremismo, bollato da Lenin, nel 1920, come “malattia infantile del comunismo”, e pensano, sia conveniente “il tanto peggio tanto meglio”. Conveniente a chi? Non certo all’Italia.
Nella loro ingenuità, che dimostra la loro infima pochezza, sono convinti che basta mettere fuori gioco Berlusconi per ottenere quel disfacimento totale del popolo moderato dal quale trarre sicuro vantaggio, dimostrando così di non aver tratto alcun insegnamento dalla storia del nostro paese. L’ultimo in ordine di tempo è tutta la vicenda di Bettino Craxi con la parallela decapitazione dei partiti moderati ad opera di una falsa rivoluzione giudiziaria che, comunque, non è riuscita a consegnare il paese alla famosa “gioiosa macchina da guerra” messa in piedi da una sinistra ebbra di soddisfazione per la liquidazione degli avversari e la conseguente ipotetica presa del potere.
Un'armata sempre più squinternata, fosse solo per questo non ci tireremmo i capelli per la disperazione. La verità è che assieme al disfacimento della sinistra, ormai inarrestabile, si sta inoculando, in fette importanti dell’opinione pubblica, un virus che rischia di intossicare irreparabilmente il futuro del Paese. Nulla di grave se la sinistra fosse capace di esprimere quell’egemonia politica e culturale che le ha permesso di essere, in passato, una reale e consistente forza d’opposizione. Ma oggi non è più così. La sinistra non solo non esprime più reali egemonie, ma è costretta a inseguire, civettare, addirittura copiare quanto fanno i personaggi che ella stessa ha contribuito a creare, o stare a ruota di movimenti direttamente collegati alle procure ideologizzate, e ai plotoni di gazzettieri implacabilmente schierati nel tentativo di distruzione del nemico Berlusconi. Pensare però che le azioni messe in campo non provochino reazioni di eguale intensità è un errore gravissimo.
Non capire qual è la deriva che si può imboccare è sintomo di completa cecità. Il pericolo, per la spaccatura del Paese, con tutto ciò che ne consegue, infatti, non viene dalla Lega, ma è la logica conseguenza dello scontro in atto, a cui la sinistra sta contribuendo egregiamente. Spetterà al popolo moderato, con Berlusconi, salvare l'Italia.
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sabato
Manifestazione al Parlamento Europeo contro le agende UE senza Natale.
Il Vicepresidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli, mercoledì 2 febbraio, ha accompagnato al Parlamento europeo a Bruxelles una delegazione dell’associazione di giovani del Pdl “Officina Futura” che ha manifestato contro il “Diario Europa”, l’agenda realizzata dalla Commissione europea che non menziona le festività cristiane, ma presenta i riferimenti a ricorrenze di altre religioni e feste laiche. Con indosso una maglietta con la scritta in italiano, inglese e francese, “Stop alle agende senza Natale”, i ragazzi, poco prima che avesse inizio la seduta Plenaria in programma, hanno iniziato a distribuire volantini con il messaggio “5 milioni di € per le agende senza Natale? No Grazie”.
“Il ‘Diario Europa’ non rispetta il principio di non discriminazione su base religiosa sancito dalla Carta dei diritti dell’Unione europea, questo è indecente in un momento storico in cui assistiamo in tutto il mondo ancora ad atti persecutori nei confronti di uomini e donne a causa della loro fede religiosa. Inoltre, questa vicenda presenta dei lati poco chiari che la Commissione europea ha il dovere di chiarire”, dichiara Il Vicepresidente del Pe Angelilli.
“Dopo aver manifestato alla sede della Commissione europea a Roma, siamo venuti a Bruxelles per ricevere delle risposte alle nostre domande: Chi ha approvato il progetto? Quali sono i parametri utilizzati che hanno permesso alla Fondazione “Generation Europe” di aggiudicarsi da otto anni l’appalto del “Diario Europa” ?”, dichiarano Jessica De Napoli e Holljwer Paolo dirigenti di Officina Futura.
L’associazione di giovani del Pdl Officina Futura ha lanciato una petizione online per chiedere al Presidente del Parlamento europeo Buzek di fare luce sulla vicenda che offende il comune sentire di milioni giovani europei.
L’iniziativa è stata sostenuta anche dal Vicepresidente Angelilli, che ha presentato due interrogazioni sottoscritte da circa un centinaio di deputati di tutti i gruppi politici dell’Europarlamento”.
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“Il ‘Diario Europa’ non rispetta il principio di non discriminazione su base religiosa sancito dalla Carta dei diritti dell’Unione europea, questo è indecente in un momento storico in cui assistiamo in tutto il mondo ancora ad atti persecutori nei confronti di uomini e donne a causa della loro fede religiosa. Inoltre, questa vicenda presenta dei lati poco chiari che la Commissione europea ha il dovere di chiarire”, dichiara Il Vicepresidente del Pe Angelilli.
“Dopo aver manifestato alla sede della Commissione europea a Roma, siamo venuti a Bruxelles per ricevere delle risposte alle nostre domande: Chi ha approvato il progetto? Quali sono i parametri utilizzati che hanno permesso alla Fondazione “Generation Europe” di aggiudicarsi da otto anni l’appalto del “Diario Europa” ?”, dichiarano Jessica De Napoli e Holljwer Paolo dirigenti di Officina Futura.
L’associazione di giovani del Pdl Officina Futura ha lanciato una petizione online per chiedere al Presidente del Parlamento europeo Buzek di fare luce sulla vicenda che offende il comune sentire di milioni giovani europei.
L’iniziativa è stata sostenuta anche dal Vicepresidente Angelilli, che ha presentato due interrogazioni sottoscritte da circa un centinaio di deputati di tutti i gruppi politici dell’Europarlamento”.
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Colle: "Abbassare Toni in Politica".
"Oppure legislatura sarà a rischio".
Nuovo appello del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ad abbassare i toni dello scontro politico. Lo ha fatto durante l'incontro con Silvio Berlusconi venerdì sera. Il Colle ha ricordato la necessità di un sforzo di contenimento delle attuali tensioni, in caso contrario sarebbe a rischio "la stessa continuità della legislatura". Il Quirinale ha poi smentito l'ipotesi, da parte del premier, di "mobilitazioni e reazioni di piazza".
"Di un incontro istituzionale ovviamente riservato come quello tra il Presidente della Repubblica e il Presidente del Consiglio sono state date sulla stampa legittime libere interpretazioni e in qualche caso anche ricostruzioni fantasiose perfino con frasi virgolettate in effetti mai pronunciate da nessuno dei due interlocutori", si legge in una nota del Quirinale.
"Si è data particolare attenzione a quella che sarebbe stata la 'temperatura' del colloquio che ha in effetti visto il serio confronto tra rispettivi punti di vista e argomenti. Il Presidente della Repubblica ha insistito su motivi di preoccupazione, che debbono essere comuni, sull'asprezza raggiunta dai contrasti istituzionali e politici, e sulla necessità di un sforzo di contenimento delle attuali tensioni in assenza del quale sarebbe a rischio la stessa continuità della legislatura. Si smentisce - si legge ancora nel comunicato - nettamente che sarebbero state evocate dal Presidente del Consiglio ipotesi di mobilitazioni e reazioni di piazza che si e' escluso di aver voluto e voler sollecitare".
Ultimo aggiornamento ore 14:35
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
Nuovo appello del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ad abbassare i toni dello scontro politico. Lo ha fatto durante l'incontro con Silvio Berlusconi venerdì sera. Il Colle ha ricordato la necessità di un sforzo di contenimento delle attuali tensioni, in caso contrario sarebbe a rischio "la stessa continuità della legislatura". Il Quirinale ha poi smentito l'ipotesi, da parte del premier, di "mobilitazioni e reazioni di piazza".
"Di un incontro istituzionale ovviamente riservato come quello tra il Presidente della Repubblica e il Presidente del Consiglio sono state date sulla stampa legittime libere interpretazioni e in qualche caso anche ricostruzioni fantasiose perfino con frasi virgolettate in effetti mai pronunciate da nessuno dei due interlocutori", si legge in una nota del Quirinale.
"Si è data particolare attenzione a quella che sarebbe stata la 'temperatura' del colloquio che ha in effetti visto il serio confronto tra rispettivi punti di vista e argomenti. Il Presidente della Repubblica ha insistito su motivi di preoccupazione, che debbono essere comuni, sull'asprezza raggiunta dai contrasti istituzionali e politici, e sulla necessità di un sforzo di contenimento delle attuali tensioni in assenza del quale sarebbe a rischio la stessa continuità della legislatura. Si smentisce - si legge ancora nel comunicato - nettamente che sarebbero state evocate dal Presidente del Consiglio ipotesi di mobilitazioni e reazioni di piazza che si e' escluso di aver voluto e voler sollecitare".
Ultimo aggiornamento ore 14:35
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venerdì
Mubarak si è dimesso, potere passa all'esercito.
Il vicepresidente egiziano Omar Suleiman ha annunciato in televisione che il presidente Hosni Mubarak ha rinunciato al suo mandato presidenziale e ha incaricato le forze armate di gestire gli affari dello Stato.
Segretario Pnd verso dimissioni.
Il segretario generale del Pnd (Partito nazionale democratico) sta per dimettersi. Lo riferiscono fonti vicine al partito.
Nuovi scontri.
Un manifestante è morto e venti sono rimasti feriti in uno scontro a fuoco con la polizia durante l'assalto ad una stazione di polizia a Rafah. Lo riferiscono fonti locali, indicando che il bilancio delle vittime potrebbe aggravarsi.
Annuncio a breve.
La televisione di stato egiziana riferisce che presto sarà diffuso un "importante" comunicato della presidenza.
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Segretario Pnd verso dimissioni.
Il segretario generale del Pnd (Partito nazionale democratico) sta per dimettersi. Lo riferiscono fonti vicine al partito.
Nuovi scontri.
Un manifestante è morto e venti sono rimasti feriti in uno scontro a fuoco con la polizia durante l'assalto ad una stazione di polizia a Rafah. Lo riferiscono fonti locali, indicando che il bilancio delle vittime potrebbe aggravarsi.
Annuncio a breve.
La televisione di stato egiziana riferisce che presto sarà diffuso un "importante" comunicato della presidenza.
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mercoledì
Corso Vini del 21 febbraio !
Ricordiamo agli interessati che il termine ultimo delle prenotazioni è Lunedì 14 febbraio 2011. Dateci cortese conferma. Mille Grazie. ;-)
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