venerdì

Importanti aggiornamenti per le PMI

Novità

Evento Digitali per crescere: Il contributo delle tecnologie digitali alla crescita delle imprese
Il 7 marzo a Milano Microsoft Italia e Assolombarda ti invitano all'incontro con Jean-Philippe Courtois, Presidente di Microsoft International per parlare dell’importanza del digitale nelle trasformazioni dell’economia di oggi. Iscriviti subito

Sai cosa significa “fine del supporto” per Windows XP?
Hai domande sulla fine del supporto di #WindowsXP? Inviale su Twitter con #CiaoXP e l'11 marzo partecipa all’evento online per avere tutte le risposte. Iscriviti ora

Touch Your Next Home. A Milano il 28 marzo
Per conoscere le opportunità e le prospettive del mercato della domotica in Italia partecipa a Touch Your Next Home, l’evento realizzato in collaborazione con Easydom e rivolto agli Architetti e ai professionisti del settore. Iscriviti subito

Metti i tuoi dati al sicuro sul cloud
Bastano pochi secondi per perdere i tuoi dati: un malfunzionamento dell’hardware, virus o un semplice sbalzo di corrente possono cancellare tutto. Affida i tuoi dati a Windows Azure Backup. Inizia subito!

PMI, fondo di garanzia a maglie larghe
In arrivo i nuovi criteri di valutazione di accesso al Fondo centrale di garanzia per le PMI con importanti novità per i professionisti. Parametri ricalibrati in funzione del ciclo economico e dell'andamento del mercato finanziario e creditizio, al fine di estendere la platea delle imprese potenziali beneficiarie della garanzia. Scopri di più

Intraweb 2014: versione aggiornata online
Disponibile il software per la gestione delle dichiarazioni INTRASTAT. L'Agenzia delle Dogane ha rilasciato la versione aggiornata del software per la compilazione, il controllo e l'invio telematico degli elenchi riepilogativi degli scambi intracomunitari di beni e servizi. Maggiori informazioni

Alluvioni nel modenese: contributi sospesi
Dall'INPS le indicazioni su come operare con riguardo alla sospensione fino al 31 luglio 2014 del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali nei territori della provincia di Modena colpiti da eventi alluvionali. Approfondisci

mercoledì

Pace, Tasse e Contributi.




martedì

ROMA, RISTORANTI CINESI: COME VENDERE CIBO GUASTO E PRODOTTI SCADUTI.




POLIZIA ROMA CAPITALE - CONTROLLO ATTIVITÀ COMMERCIALI CINESI.




lunedì

TREMONTI:VISIONE DIVENUTA REALTÀ - IMPORTEREMO POVERTÀ !




sabato

Kiev nelle mani dei rivoluzionari !

Yanukovich è fuggito nell'est dell'Ucraina dove denuncia "un colpo di stato" e forse lancerà la secessione. Liberata la sua antica rivale Julia Timoshenko. Grazie al sostegno dei lettori del Giornale.it il nostro inviato è tornato a Kiev per raccontare cosa succede in Ucraina. La testimonianza audio da Kiev di Fausto Biloslavo. 

DIARIO DA KIEV

Grazie al sostegno dei lettori del Giornale sono tornato a Kiev, la capitale ucraina, in mano ai ribelli di piazza Maidan, che da tre mesi sfidavano il regime del presidente Viktor Yanukovich. Come in tutte le rivoluzioni vige una buona dose di anarchia e desiderio di vendetta. 
La polizia, che prima era ad ogni angolo, è sparita e l'ordine viene garantito dai miliziani dei gruppi paramilitari come pravi sektor, l'ala destra,che sono riusciti addirittura a portarsi in piazza un blindato catturato nel sud alle forze di sicurezza (guarda il video). Il palazzo presidenziale è caduto nella notte senza colpo ferire.

Quel commando dei Marò che salvò dodici indiani.

2011: una task force italiana interviene in Afghanistan. 
Veri eroi, ma a New Delhi li hanno dimenticati.

Hanno rischiato la vita per salvarli, temerari e impavidi come nessuno mai. Non hanno esitato, armi in pugno, né tentennato un secondo. Ed è grazie al loro coraggio che il 3 novembre 2011, a trecento metri dall’aeroporto di Herat, in Afghanistan, i corpi speciali italiani della Task force 45, di cui fanno parte anche i Comsubin, i commando della nostra Marina militare, impediscono ai terroristi di ammazzare 31 civili. 
Fra questi 12 indiani.
I nostri Marò che «strappano» dalle mani dei kamikaze 12 cittadini indiani destinati a morte certa. Pochi mesi dopo, il 15 febbraio 2012, due nostri fucilieri della Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, finiscono prigionieri delle autorità indiane dalla memoria corta, che in spregio al diritto internazionale li arrestano e li tengono in India due anni senza nemmeno formulare un capo d’imputazione. Quel 3 novembre 2011 la Task Force 45 si trova di fronte a una missione complicata. Un commando suicida dei talebani formato da due persone, con addosso giubbotti esplosivi, affiancato da cinque miliziani armati fino ai denti, prende di mira il compound della Esko International, una società di logistica sotto contratto della Nato situata a 300 metri dell’aeroporto di Herat. Non lontano c’è la base Nato di Camp Arena, che ospita la Task Force 45. La notizia dell’agguato kamikaze giunge a Camp Arena alle 9.30. I tiratori scelti, gli elicotteri da trasporto e di attacco della Task Force 45, formata da incursori di esercito, carabinieri, aeronautica e, come detto, da reparto Comsubin della Marina, sono pronti. In pochi minuti inizia quella che il generale Luciano Portolano, comandante delle truppe alleate che guida l’operazione, descrive come «l'eliminazione della minaccia e l'evacuazione dei connazionali asserragliati all'interno del compound».
Nella sede della Esko ci sono 31 civili, sei dei quali italiani, un afgano e 24 stranieri. Dodici di essi sono indiani. I terroristi riescono a penetrare nell’edificio usando uno di loro come «testa d’ariete» umana, che si fa esplodere per squarciare l’ingresso. Prendono in ostaggio 18 civili. La Task Force 45 viene attivata all’istante. Scatta il blitz del Gruppo interventi speciali antiterrorismo dei carabinieri e del Gruppo operativo incursori della Marina. L’attacco è rapido, preciso. Tutti i terroristi vengono eliminati e i civili, compresi i 12 tecnici indiani, liberati sani e salvi, senza un graffio e portati via, al sicuro, da sei fucilieri del San Marco.
Un’operazione da più parti definita «da manuale» che lascerà sul terreno, per fortuna solo ferito, un carabiniere del Gis, colpito da una scheggia. A missione conclusa, al Camp Arena giunge il console indiano, che ringrazia il nostro generale. Subito dopo l’operazione portata magistralmente a termine anche dai Comsubin della Marina italiana, il generale americano Stanley McCrystal, ex comandante delle truppe alleate, afferma: «Ho osservato il lavoro e la professionalità di quella Task Force 45 e credo che gli italiani sarebbero orgogliosi dei loro soldati».
Due anni dopo, marzo 2012, ad un mese dall'arresto di Latorre e Girone, l’Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, allora Capo di Stato Maggiore della Marina, accoglie i militari del Battaglione San Marco di rientro dall'Afghanistan ricordando due cose: che Latorre e Girone, quel 15 febbraio 2012, si trovavano sulla petroliera Enrica Lexie per proteggere l’equipaggio, fra cui anche degli indiani, e che grazie ai Marò del reparto speciale Comsubin, 12 tecnici indiani presi in ostaggio dai talebani sono tornati a casa salvi e liberi: «L’India - afferma Binelli - non potrà dimenticare che il nostro team proteggeva l’equipaggio della nave, composto anche da 19 marinai indiani, né potrà dimenticare che proprio uomini del San Marco hanno contribuito qualche mese fa alla liberazione di alcuni tecnici indiani tenuti in ostaggio da terroristi nella zona di Herat». 
E invece lo hanno dimenticato. 

di Luca Rocca - Fonte IL TEMPO

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