Purtroppo non riesco ad essere ottimista.
Forse prima di mettersi a ballare di gioia bisognerebbe rispondere a queste semplici osservazioni:
2) La controparte non rappresenta nulla, se non uno Stato che non esiste, con confini immaginari e che non ha poteri di firma, in quanto non delegati da nessuno che abbia tali poteri.
3) Trattandosi di Terroristi suddivisi in cellule indipendenti non inquadrate da una autorità nazionale, le probabilità che gli attentati e le violenze proseguano hanno una percentuale vicina alla maggioranza assoluta.
Riassunto.
😱🤮🤬
*** *** ***
GAZA - APPARENZE E REALTÀ
(perchè sarà difficile attuare il disarmo)
Ho la fortuna di conoscere persone come Isaia Urbani che hanno convissuto per anni con una realtà che non viene mai spiegata per esteso.
Il mistero di Gaza, ad esempio, è l'immagine stessa del fallimento dell'informazione che ha sempre dato di Gaza e dei Palestinesi che colà vivono, un'immagine compatta e coesa.
Nella realtà, la Striscia di Gaza ospita decine di clan influenti (hamula), grandi famiglie estese con ruoli sociali, economici e... politici.
Isaia ne ha contati almeno 40 e li ha messi in ordine di grandezza, qui i primi 10:
- Al-Masri (20.000, l'hamula più esteso)
- Kafarna
- Hilles
- Doghmush
- Abu Samhadana
- Khalas
- Shawwa,
- Abu Middain,
- Abd al-Shafi,
- Mughani,
Un quarto della popolazione di Gaza ha origini beduine, e sono gli abitanti storici, organizzati in sei confederazioni tribali (saff), ciascuna composta da almeno una dozzina di tribù individuali (asha'ira), per un minimo di 72 tribù.
Tuttavia, i "clan" nel contesto moderno si riferiscono principalmente alle hamula familiari, non necessariamente alle tribù beduine storiche. Quanto di più lontano dall'immagine di un popolo coeso e solidale.
Tutte queste fazioni sono in lotta tra loro da oltre un secolo, con una virulenza del tutto analoga a quella registrata a Platì e dintorni, ove le faide sono tutt'ora in corso.
Hamas in modo trasversale recluta le sue milizie dai clan con alterne fortune. Esistono infatti Clan che si sono opposti (dopo il 7 Ottobre) ai reclutamenti :
1️⃣Clan Abu Shabab: Attivo tra Rafah e Khan Yunis, ha formato le "Popular Forces" (o Anti-Terror Service), un gruppo armato anti-Hamas guidato da Yasser Abu Shabab (la foto inserita è la sua) della tribù beduina dei Tarabib, una delle più antiche. Hanno ucciso membri di Hamas e si sono opposti al loro controllo, con supporto israeliano.
2️⃣Clan Khalas: Operativo nel nord di Gaza, associato all'attivista Rami Khalas e a figure di Fatah. Israele li ha armati per contrastare Hamas, e hanno coordinato azioni di contrasto nella prima fase delle operazioni.
3️⃣Clan al-Mujaida: Basato a Khan Yunis, ha subito un raid su larga scala da parte di Hamas il 3 ottobre 2025, con scontri che hanno causato decine di vittime. che indicano opposizione al loro dominio. Questo clan è menzionato anche in elenchi storici come potenzialmente ribelle.
4️⃣Clan Dughmush: Potente clan di Gaza City, legato al gruppo salafita jihadista "Army of Islam" (Jaysh al-Islam). Il clan controlla reti di contrabbando e ha continuato a opporsi ad Hamas, con accuse di furto di aiuti umanitari; nel 2024, Hamas ha giustiziato un leader del clan per presunta collaborazione con Israele.
5️⃣Clan Hilles: Clan basato a Gaza City, con forti legami con Fatah. Nel 2008, violenti scontri con Hamas nel quartiere di Shijaia, scatenati da un raid contro la loro casa fortezza, che ha causato almeno 9 morti e decine di feriti; Hamas li accusava di un attentato. Circa 180 membri del clan fuggirono in Israele per sicurezza. I conflitti intermittenti continuarono, con il clan che resistette ai tentativi di disarmo da parte di Hamas.
6️⃣Clan Samhadana: Basato a Rafah, controlla tunnel di contrabbando verso l'Egitto. Hanno opposto resistenza ad Hamas per mantenere l'indipendenza economica, con tensioni legate al controllo delle rotte illegali.
Esiste quindi una minoranza del tutto avversa ad Hamas e qualificare i gazawi come interamente sodali ai tagliagole, è quanto di più sbagliato si possa immaginare.
Grazie a Isaia per questo suo prezioso contributo.