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venerdì

Vino: la Storia, le Feste, i Significati


Ferragosto e vino: una storia millenaria.

Festeggiamo il ferragosto, ma forse non tutti sanno che è una festa che nasce nel 18 a.C. e rientra in una serie di celebrazioni più ampia legata al territorio e al vino.

Una storia vecchia come il Mondo.

La storia del vino è così antica da confondersi con la stessa storia dell’umanità. La naturale ebbrezza dell’uva fermentata è sempre stata ricercata e venerata, sin dalla Preistoria. La prima cantina per la maturazione dell’uva mai scoperta risale addirittura al 4000 a.C.

Il vino a Roma.

È risaputo che nell’antica Roma il vino avesse un ruolo importante, tanto da avere una divinità dedicata, Bacco. Ma era tanto importante da invocare anche il padre degli dei perché proteggesse la maturazione delle uve in occasione dei Vinalia.

I Vinalia si festeggiavano in due occasioni. Il 19 agosto, in campagna, si invocava Giove offrendo un animale in sacrificio e un grappolo d’uva spremuto fra e mani affinché proteggesse la maturazione delle uve da grandini o siccità e vegliasse sulla vendemmia. 
Questa ricorrenza veniva chiamata “Vinalia Rustica“. 

Il 23 aprile, quando il vino novello si spillava dalle botti e si poteva assaggiare per la prima volta, veniva offerta  la primizia a Giove che veniva ringraziato per non aver devastato le vigne con le sue folgori durante i temporali o con la siccità: erano i “Vinalia Priora“.

L’origine delle celebrazioni.

La ragione della dedica dei Vinalia a Giove veniva spiegata nella mitologia con un episodio ambientato durante una guerra per la conquista del Lazio. Turno aveva promesso al Re etrusco Mezenzio tutto il raccolto della vendemmia del Lazio in cambio del suo aiuto nella lotta contro i Troiani. Enea fece la stessa offerta a Giove. 
I troiani vinsero e, da quel momento, in ottemperanza del voto di Enea, si festeggiarono i Vinalia. La ricorrenza del 19 agosto si inseriva in festeggiamenti più ampi, i “Consualia”.

Le altre feste di Agosto.

Ferragosto, la “Feriae Augusti” fu introdotta in occasione della proclamazione di Ottaviano come “Augusto”, quindi nobile e sacro. 

Per festeggiare, l’imperatore dichiarò tutto il mese di agosto di riposo e festa. Una mossa dal forte sapore propagandistico vista la dedica all’imperatore stesso e la presenza, nello stesso periodo, già di feste dedicate al riposo dopo la fine del lavoro nei campi: I “Consualia”. 

Nel 21 a.C la festa venne infatti fatta rientrare in queste celebrazioni dedicate al dio protettore dell’agricoltura e delle messi Conso che iniziavano il 15 e finivano il 20 agosto. 

Col Cristianesimo, tutte le feste pagane vennero abolite ma, per sedare il malcontento, si impose il festeggiamento dell’Assunzione di Maria e, nel popolo, si mantenne la data come celebrazione dell’estate. 





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lunedì

Solstizio: Significati e Simboli !

Solstizio d’Estate: 21 giugno 2021, il giorno più lungo. 

Il 21 giugno entra ufficialmente l’estate astronomica e le giornate che hanno iniziato progressivamente ad allungarsi dal solstizio d’inverno raggiungono il loro picco massimo. In Italia avremo oltre 15 ore di luce il 21 giugno. Poi dal 22 giugno un lento, ma inesorabile accorciamento fino a raggiungere il minimo nel giorno del solstizio d’inverno, ovvero il 21 dicembre.

La parola solstizio deriva da -sol, ossia sole e -sistere ossia fermarsi in quanto è il momento di massima declinazione del sole nel suo cammino apparente lungo l’eclittica. Nel giorno del 21 giugno il sole resterà sopra la linea del tramonto per 15 ore e 14 minuti.

La durata del crepuscolo ovvero il tempo prima dell’alba e dopo il tramonto in cui la luce del sole è ancora visibile raggiungerà il suo massimo nell’emisfero nord con record nel circolo polare artico dove il sole resterà per quasi 24 ore sopra all’orizzonte.

Il giorno del solstizio d’estate viene celebrato a Stonehenge. Qui in questo antichissimo sito un raggio del sole attraversa il trilite, ossia la struttura composta da due monoliti verticali con architrave, e va ad illuminare l’altare centrale. In questa maniera gli antichi druidi interpretavano l’arrivo della nuova stagione, l’estate.

Ma per i Massoni che significati ha e quali possiamo trarne ?

Giovanni Evangelista, al quale è dedicato il solstizio d'inverno, è indicativo non tanto di una persona fisica, quanto del più esoterico degli scritti riconosciuti, come testimonianza della scuola "giovannea". Tra gli storici, sembra ormai prevalere l'idea che i nomi usati per indicare i Vangeli non corrispondano a persone fisiche, ma a scuole di pensiero dottrinale.

Una lettura, quella attribuita a Giovanni, che mette in risalto l'origine divina del Figlio, in una insondabile eternità, così come annuncia la frase:

«In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio…».

Il concetto di preesistenza è alla base della testimonianza resa dal Vangelo di Giovanni.

Il solstizio d'estate è invece dedicato ad una figura ben precisa: Giovanni detto il Battista, così chiamato perché reintrodusse il battesimo, un antico rito ebraico di purificazione attraverso l'acqua. Il Battista era un profeta, che annunciò l'arrivo imminente del regno di Dio.

Legare questi due momenti dell'anno, quello invernale - con il minor grado d'irradiazione solare -  a Giovanni Evangelista, colui che simbolicamente guarda all'Origine di quella Luce spirituale, e quello estivo - con il maggior grado d'irradiazione solare - a Giovanni Battista, colui che annuncia e profetizza l'avvento futuro della Luce divina, è l'insegnamento che la tradizione massonica ha ritenuto utile velare nella simbologia dei suoi rituali.

Un antico precetto recita che «ogni forma è il simbolo della realtà che la produce», ed il simbolo è una forma, un contenitore al pari di un tempio, di una cattedrale, di un libro; ogni forma è femminile e ricettiva, uno spazio che accoglie. Ogni simbolo si qualifica dalla luce che contiene, la propria natura solare, ma il contenuto è limitato dalla capacità di chi l'osserva.

Anche l'uomo, simbolo vivente, nella sua realtà triplice, di forma, coscienza e spirito, è qualificato dal grado di Luce che sa esprimere. Questa realtà è ricordata dai colori dei paramenti che caratterizzano i gradi e non solo quelli massonici. Infatti i colori dei paramenti, ricordano a chi ancora iniziato non è, la qualità luminosa, nel senso di vibrazione della sfera psichica e spirituale, che quel grado o funzione dovrebbero esprimere. L'Iniziato che incarna le qualità che gioielli e paramenti ricordano, sarà in grado di vivificarli con i suoi pensieri, le sue azioni e le sue parole.  

In altri termini egli è ciò che rappresenta.

La Luce è quindi l'energia che ogni forma è capace d'irradiare, l'essenza spirituale che manifestandosi la qualifica. L'assenza di Luce, prodotto della coscienza spirituale, lascia l'uomo nella tenebra, nell'oscurità, tanto che l'Insegnamento definisce il sé inferiore ancora privo di quella coscienza, un'ombra. Quelle che Giordano Bruno definiva "ombre delle idee", l'uomo non consapevole dell'Idea che lo ha generato e che lo Anima.

E proprio come ombre si muovono gli uomini nel labirinto del mondo di caos.

Più duna volta - afferma Plotino nelle Enneadi - uscito dal sonno del Corpo, era celebrato a Roma ai due solstizi dai Collegia Fabrorum, e che tali ricorrenze potevano forse essere ricondotte a “Giano”?                                        

Il circolo nella filosofia di Plotino:

dalla contemplazione all'estasi; dalla processione all'anima umana. 


Plotino (in greco antico: Πλωτίνος, Plōtínos; Licopoli, 203/205 - Minturno (o Suio), 270)

è stato un filosofo greco antico. È considerato uno dei più importanti filosofi dell'antichità,

erede di Platone e padre del neoplatonismo. Le informazioni biografiche che abbiamo su di lui provengono per la maggior parte dalla Vita di Plotino, composta da Porfirio come prefazione alle Enneadi. Queste furono gli unici scritti di Plotino, che hanno ispirato per secoli teologi, mistici e metafisici "pagani", cristiani, ebrei, musulmani e gnostici. 


                 L'identificazione attribuibile a Plotino è plausibile ma non provata.

                                                                                              Ricerca di Giancarlo Bertollini

Bibliografia:

Esonet, Wikipedia, Officinae

 www.studiostampa.com

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